Dal dolore alla speranza. Il rilievo delle macerie come misura della resilienza
DOI:
https://doi.org/10.26375/disegno.7.2020.14Parole chiave:
terremoto, resilienza, identità, macerie, misuraAbstract
Così come nell’arte giapponese del kintsugi, laddove i frammenti di ceramiche rotte vengono ricomposti mediante l’inserto di polvere d’oro, nell’installazione Canapa Nera, presentata dalla Regione Umbria in occasione della Milano Design Week 2018, la preziosità del materiale è stata sostanziata da un mix alchemico composto amalgamando le speranze che vibrano nelle fibre della canapa nera della Valnerina con i ricordi che impregnano le macerie dei muri diruti di Norcia a seguito degli eventi sismici che nel 2016 hanno sconvolto l’Italia Centrale. Canapa Nera era un lungo muro bifronte, caratterizzato da un lato da un polittico di undici grandi tele di canapa ispirate alle trame e ai colori della fioritura annuale del Pian Grande e dall’altro lato da un’esplosione caotica di macerie variegate il cui recupero ha comportato difficoltà tanto operative quanto interpretative, perché legate sia al prelievo sia all’individuazione delle tecniche di rilievo più idonee. Nell’ambito dello studio affrontato, la misurazione e la restituzione grafica delle singole macerie sono state finalizzate a esaltarne il valore identitario, celebrato attraverso la ricomposizione di un insieme frammentato, disseminato tra vuoti. Rendendo misurabile lo spazio poetico che marca lo scarto tra il dolore e la speranza.
Così come nell’arte giapponese del kintsugi, laddove i frammenti di ceramiche rotte vengono ricomposti mediante l’inserto di polvere d’oro, nell’installazione Canapa Nera, presentata dalla Regione Umbria in occasione della Milano Design Week 2018, la preziosità del materiale è stata sostanziata da un mix alchemico composto amalgamando le speranze che vibrano nelle fibre della canapa nera della Valnerina con i ricordi che impregnano le macerie dei muri diruti di Norcia a seguito degli eventi sismici che nel 2016 hanno sconvolto l’Italia Centrale. Canapa Nera era un lungo muro bifronte, caratterizzato da un lato da un polittico di undici grandi tele di canapa ispirate alle trame e ai colori della fioritura annuale del Pian Grande e dall’altro lato da un’esplosione caotica di macerie variegate il cui recupero ha comportato difficoltà tanto operative quanto interpretative, perché legate sia al prelievo sia all’individuazione delle tecniche di rilievo più idonee. Nell’ambito dello studio affrontato, la misurazione e la restituzione grafica delle singole macerie sono state finalizzate a esaltarne il valore identitario, celebrato attraverso la ricomposizione di un insieme frammentato, disseminato tra vuoti. Rendendo misurabile lo spazio poetico che marca lo scarto tra il dolore e la speranza.
Riferimenti bibliografici
Augé, M. (2004). Rovine e macerie. Il senso del tempo. Torino: Bollati Boringhieri.
Auster, P. (2018). Nel paese delle ultime cose. Torino: Einaudi.
Belardi, P. (2016). Macerie prime. Ricostruire luoghi, ricostruire identità. Perugia: ABA Press.
Bianchi Bandinelli, R. (2011). Introduzione all’archeologia classica come storia dell’arte antica. Bari: Laterza.
Bianchini, C. (2012). La documentazione dei teatri antichi del Mediterraneo. Le attività del progetto Athena a Mérida. Roma: Gangemi.
Bonomi, F. (2004). Maceria. In Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana. <https://www.etimo.it/?term=maceria> (accessed 2020, June 1).
Bottoni, P. (1995). Ascensione al Monte Stella, s.d. [1967 ca.]. In Tonon, G. (a cura di). Una nuova antichissima bellezza. Scritti editi e inediti 1927-1973. Roma-Bari: Laterza, pp. 457-476.
Cacciari M. (2000). I frantumi del tutto. In Casabella, No. 684, pp. 5-7.
Kiefer, A. (2008). Acceptance Speech for the Peace Prize of the German Book Trade. <http://windmills-ofyourmind.blogspot.com/2011/11/blog-post_3608.html> (accessed 2020, June 1).
Cangelosi, A. (2013). Architettura e arte contemporanea bella Valle del Belice, in Sicilia, colpita dal sisma del 1968: un bilancio tra istanze di conservazione e proposte di rivitalizzazione. In Alonso-Muñoyerro, S. M., Márquez de la Plata, A. R., Cruz Franco, P. A. (a cura di). La experiencia del reuso. Actas del Congreso Internacional sobre Documentación Conservación y Reutilización del Patrimonio Arquitectónico. Madrid, 20-22 giugno 2013, vol. II, pp. 117-123.
Corradi, M. (2015). Intervista a Shigeru Ban. <https://www.floornature.it/intervista-a-shigeru-ban-11001/> (accessed 2020, June 1).
Cundari, C., Carnevali, L. (a cura di). (2005). Il Rilievo dei Beni Architettonici per la Conservazione. Atti del convegno Il Rilievo dei Beni Architettonici per la Conservazione. Roma, 16-18 novembre 2000. Roma: Edizioni Kappa.
Denker, A. (2017). Rebuilding Palmyra virtually: recreation of its former glory in digital space. In Virtual Archaeology Review, No. 8, pp. 20-30.
de Rubertis, R. (2011). Rilievi archeologici in Umbria: Perugia, Assisi, Orvieto, Otricoli, Spoleto. Napoli: Edizioni scientifiche e artistiche.
Docci, M., Maestri, D. (2010). Manuale di rilevamento architettonico e urbano. Roma, Bari: GLF editori Laterza.
Engels, M. (2016). Fragments. Meeting architecture. <http://www.bsr.ac.uk/fragments-brochure> (accessed 2020, June 1).
Galansino A. (a cura di) (2016). Ai Weiwei. Libero. Firenze: Giunti Editore.
Interni House in Motion (2018). In Interni, No. 4, pp. 155-209.
Ingold, T. (2019). Making: antropologia, archeologia, arte e architettura. Milano: Raffaello Cortina.
Ippoliti, E. (2000). Rilevare: comprendere, misurare, rappresentare. Roma: Kappa.
Kounellis, J. (1993). Un uomo antico, un artista moderno. In Kounellis, J. Odissea lagunare. Palermo: Sellerio editore Palermo, p. 92.
Lynch K. (1992). Deperire. Rifiuti e spreco nella vita di uomini e città. Southworth, M., Andriello, V. (a cura di). Napoli: CUEN.
Magris, C. (1986). Danubio. Milano: Garzanti Editore.
Malanski, A. (2015). Ruins in reverse. A design inquiry guided by the materiality of the rubble. <https://www.andreamalanski.com/ruininreverse> (accessed 2020, June 1).
Marini, S. (2009). Returning to wasting away. In The New Urban Question – Urbanism beyond Neo-Liberalism. Proceedings of the 4th International Conference of the International Forum on Urbanism (IFoU). Delft 26-28 Novembre 2009, pp. 249-258.
McGetrick, B. (2009). Ningbo Historic Museum. In Domus, No. 922, pp. 67-74.
Medri, M. (2003). Manuale di rilievo archeologico. Roma: Laterza.
Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (2016). Direttiva per le procedure di rimozione e recupero delle macerie di beni tutelati e di edilizia storica. <http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Avvisi/visualizza_asset.html_458064944.html> (accessed 2020, June 1).
Pennacchioni, M. (2004). Metodologie e tecniche del disegno archeologico. Manuale per il disegno dei reperti archeologici. Firenze: All’insegna del giglio.
Pioselli A. (2015). L’arte nello spazio urbano. L’esperienza italiana dal 1968 a oggi. Monza: Johan & Levi Editore.
Saint-Aubin, J. (a cura di). (1999). Il rilievo e la rappresentazione dell’architettura. Bergamo: Moretti&Vitali.
Santini, C. (2018). Kintsugi. L’art de la réselience. Paris: Éditions First.
Scianca A. (2016). Terremoto, Crepet: “Occhio alla perdita dell’identità. Le New Town? Sono sadiche”. In IntelligoNews. <https://www.intelligonews.it/le-interviste-della-civetta/articoli/29-agosto-2016/47831/terremoto-amatrice-crepet-psichiatra-new-town/> (accessed 2020, June 1).
Teti, V. (2017). Quel che resta. L’Italia dei paesi, tra abbandoni e ritorni. Roma: Donzelli editore.
##submission.downloads##
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2021 diségno
TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.