I modelli in carta per la divulgazione scientifica e lo studio del disegno
DOI:
https://doi.org/10.26375/disegno.14.2024.17Parole chiave:
movable books, geometria descrittiva, piega, taglio, paper engineeringAbstract
Il contributo si concentra su una peculiare categoria di modelli analogici realizzati in carta (movable) presenti nella trattatistica scientifica già a partire dal XIII secolo: se le prime pagine animate, capaci di mostrare modelli tridimensionali, sono inizialmente a supporto di svariati ambiti del sapere (gnomonica, prospettiva, astronomia, crittografia, atre della memoria, anatomia, ecc.), a partire dal XVIII secolo diventano oggetti d’intrattenimento, più spiccatamene ludici o a carattere divulgativo, prediligendo comunque fino al XIX secolo inoltrato un pubblico adulto. I modelli in carta ripiegabili a formare volumi interessano soprattutto ambiti del sapere legati alla geometria e alla gnomonica, quasi a denunciare come la parola scritta e il disegno risultino insufficienti per la descrizione degli enti complessi nello spazio.
Una delle carto-tecniche del movable, il pop-up, è stata oggetto di un workshop, in parte ispirato alle esperienze della Origamic Architecture. L’esperienza didattica verrà descritta da un lato insistendo sull’importanza di poter ottenere un modello non del tutto prevedibile attraverso operazioni di taglio e piegatura e, secondariamente, sulla successiva rappresentazione del medesimo modello grazie ai metodi del disegno e del rilievo. L’esperienza ha creato indirettamente dei legami con la materia della composizione, passando idealmente dalla forma astratta ad una sua materializzazione in ambito costruttivo.
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