Gli atti del Disegno: procedere e cedere pro

Autori

  • Riccardo Florio Dipartimento di Architettura, Università di Napoli Federico II

DOI:

https://doi.org/10.26375/disegno.13.2023.5

Abstract

Procedere

Volendo prendere avvio dal significato di “pro-cedere” nell’accezione di andare innanzi, di proiettare, ma soprattutto di spostare in avanti mi piace ricorrere alla figura di Callimaco, il maestro per eccellenza della “leptótēs” (“grazia”, “sottigliezza”, “raffinatezza”, “gracilità”), che Marco Vitruvio Pollione (80-15 a.C. ca.), in riferimento al mito dell’ordine corinzio, indica come colui che dagli Ateniesi per l’eleganza e la leggiadria della sua arte di lavorare il marmo era stato chiamato “chatatēxítechnos” (“che distrugge l’arte estenuandola”) [Vitruvio, IV.10, p. 373], termine composto da “katatēkō“ (“consumo”, “distruggo”, “fondo”, “estenuo”) e “téchnē” (“arte”) e dunque esprime la tensione perfezionistica dell’artista, che perviene all’estenuazione dell’arte [Vitruvio, IV.10, p. 429]; il Disegno, al pari della tensione dell’arte di Callimaco, istituisce una processualità, secondo un rituale sintagmatico e ordinamentale, che estenua il progetto dell’architettura procedendo verso una delle numerose e possibili sue soluzioni. [continua a leggere]

Riferimenti bibliografici

Alberti, L. B. (1966). Alberti, De Re Aedificatoria. Latin text and translation by G. Orlandi, Introduction and notes by P. Portoghesi. Milano: Il Polifilo (ed. orig. Firenze, 1452).

Ambrosi, A. (1995). L’architettura nel suo statuto di rappresentazione. Excerpt from L’Arte e le arti. A cura di P. Pellegrino. Lecce: Argo.

Amendolagine, F., Cacciari, M. (1975). OIKOS da Loos a Wittgenstein. Roma: Officina.

Augustinus, A. (Sanctus). (1979). La città di Dio. Italian translation and notes by C. Borgogno. Roma: Edizioni Paoline (original text De civitate Dei, 426 d.C.).

Alain, É. C. (1939). Préliminaires à l’esthétique, LXXIII. Les griffonnages. 28 juillet 1924. Paris: Éditions Gallimard (document produced in digital version by Marcelle Bergeron).

Berger, J. (2008). Sul disegnare. Italian translation by M. Nadotti, L. Bianciardi. Milano: Libri Scheiwiller (First ed. Berger on Drawing. Cork: Occasional Press Co., 2005).

Blaser, W. (1977). Mies van der Rohe. Lehre und Schule. Basel: Birkäuser.

Borsi, F. (1996). Leon Battista Alberti. Milano: Electa.

Calvino, I. (1977). Le città e i segni. In Le città invisibili. Torino: Einaudi.

de Gérando, J.-M. (1799-1800). Des signes et de l’art de penser dans leurs rapports mutuels. An VIII, t. II. Paris: Goujon.

Eliade, M. (1957). Trattato di storia delle religioni (1949). Torino: Einaudi.

Elkins, J. (2008). Distanza e Disegni. Quattro lettere da una corrispondenza tra James Elkins e John Berger. In Berger 2008.

Goodman, N. (1991). I linguaggi dell’arte. Italian translation by F. Brioschi, Milano: Il saggiatore. (First ed. The Languages of Art. An Approach to a Theory of Symbols. Indianapolis: Bobbs-Merrill, 1968).

Gregotti, V. (1992). Dell’immagine. In Dentro l’architettura. Torino: Bollati Boringhieri.

Guillerme, J. (1982). La Figurazione in architettura. Italian translation by L. Agnesi. Milano: Franco Angeli, Milano (First ed. La Figuration graphique en architecture, 1981).

Ingold, T. (2019). Making. Antropologia, archeologia, arte e architettura. Italian translation by G. Busacca. Milano: Raffaello Cortina Editore (First ed. Making: Anthropology, Archaelogy, Art and Architecture. Taylor & Francis Group, 2013).

Magris, C. (2013). L’infinito viaggiare. Milano: Mondadori.

Monestiroli, A. (2002). Lezione IV. Le forme e il tempo. L’esempio di Mies. In La metopa e il triglifo. Nove lezioni di architettura. Roma-Bari: Laterza.

Pierantoni, R. (1999). Forma fluens, fluxus formae. In Forma fluens, Il movimento e la sua rappresentazione nella scienza, nell’arte e nella tecnica. Torino: Bollati Boringhieri.

Purini, F. (2000). Comporre l’architettura. Roma-Bari: Laterza.

Quatremère de Quincy. (1804). Dissertation sur la division des genres et des moyens poétiques des différens arts, extraite d’un essai de théorie sur le systême imitatifs des arts et le génie poétique de chacun d’eux, lue à la séance publique de l’Institut, le 7 vendémiaire an XIII, 29 sept. 1804. In Mémoires de l’Institut, Supplément 31, no. 17.

Siza Vieira, A. (1995). Si chiamò un architetto. In P. de Llano, C. Castanheira (a cura di). Álvaro Siza. Opere e progetti. Milano: Electa.

Valéry, P. (1957). Fragments des mémoires d’un poème. In Oeuvres. Paris: Gallimard.

Venezia, F. (1978). La Torre d’Ombre o l’architettura delle apparenze reali. Napoli: Fiorentino.

Vitruvio Pollione, M. (1997). De Architectura. P. Gros (Ed.). Translation by A. Corso, E. Romano. Turin: Einaudi (original text 15 B.C. ca.).

Zumthor, P. (2003). Pensare architettura. Italian translation by M. Disch and F. Dal Co. Milano: Mondadori Electa (First ed. Thinking architecture, Baden: P. Zumthor and Lars Müller Publishers, 1998).

##submission.downloads##

Pubblicato

2023-12-31

Come citare

[1]
R. Florio, «Gli atti del Disegno: procedere e cedere pro», diségno, n. 13, pagg. 21–30, dic. 2023.