Paesaggi laconici e architetture oblique di Massimo Scolari

Autori

  • Alberto Sdegno Polytechnic Department of Engineering and Architecture, University of Udine

DOI:

https://doi.org/10.26375/disegno.5.2019.04

Abstract

«Paesaggi liberati dai pregiudizi della vista umana» [Moneo 1987, p. 5]: così José Rafael Moneo  commenta le opere nel catalogo della mostra Hypnos, tenutasi nel novembre 1986 presso la Harvard University e dedicata al lavoro di Massimo Scolari. All’interno dell’esposizione è presente anche il quadro Porta per città di mare, realizzato qualche anno prima – nel 1979, esattamente quarant’anni fa – e descritto da Scolari, nello stesso volume, nella sua trasformazione da paesaggio dipinto ad architettura fisica in occasione della I Biennale di Architettura di Venezia [Scolari 1987, pp. 54-57]. (continua a leggere)

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Pubblicato

2019-12-03

Come citare

[1]
A. . Sdegno, «Paesaggi laconici e architetture oblique di Massimo Scolari», diségno, vol. 1, n. 5, pagg. 15–18, dic. 2019.

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