L’uso del GIS nella pianificazione del paesaggio. Rappresentazioni cartografiche fra il conoscere e l’agire
DOI:
https://doi.org/10.26375/disegno.15.2024.16Parole chiave:
paesaggio, pianificazione, ambiti di paesaggio, beni paesaggistici, GISAbstract
Il contributo riflette sulle complessità e le nuove sfide che la rappresentazione affronta nell’ambito della pianificazione del paesaggio, alla luce delle novità introdotte nei Piani paesaggistici con il Codice dei beni culturali e del Paesaggio dal 2004 in poi.
In particolare, viene proposta un’analisi dei diversi tipi di rappresentazioni presenti nei Piani paesaggistici: quelle più interpretative sono legate all’attività del conoscere, che nei Piani paesaggistici culmina nella individuazione degli Ambiti di paesaggio; quelle più tecniche sono invece legate alla sfera dell’agire, che in questo contributo si riferisce all’esercizio della tutela del paesaggio, mediante l’attività di ricognizione, perimetrazione e digitalizzazione dei beni paesaggistici.
Il passaggio dalla rappresentazione analogica dei documenti a quella digitale del Piano paesaggistico, il valore della cartografia di base, l’interpretazione del paesaggio che viene svolta dalle Regioni e che si traduce nella scelta del segno grafico utilizzato, sono temi di riflessione da cui partire per ragionare sul rapporto fra rappresentazione e pianificazione/valorizzazione del paesaggio contemporaneo, alla luce dei cambiamenti e dell’evoluzione delle tecniche GIS.
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