Modelli per pensare all’architettura di Alberto Campo Baeza

Autori

  • Carlos Marcos Departamento de Expresión Gráfica, Composición y Proyectos, Universidad de Alicante
  • Andrés Martínez-Medina Departamento de Expresión Gráfica, Composición y Proyectos, Universidad de Alicante
  • Vincenzo Bagnolo Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura, Università degli Studi di Cagliari

DOI:

https://doi.org/10.26375/disegno.14.2024.25

Parole chiave:

modelli, Alberto Campo Baeza, usi, tipologie, processo progettuale

Abstract

L’uso dei plastici nel processo di progettazione è stato una pratica comune nel corso della storia che ancora perdura. Nonostante lo sviluppo delle nuove tecnologie e la loro sofisticata capacità di rappresentare e prefigurare l’apparenza di ciò che viene progettato, i modelli fisici architettonici continuano ad affascinarci ancora oggi. La loro matericità, insieme alla loro tridimensionalità e alla capacità di riduzione dell’architettura come oggetto fisico, continuano a renderli un veicolo di comunicazione eloquente e uno strumento insostituibile. È difficile immaginare un concorso di una certa importanza in cui gli architetti non presentino modelli o foto degli stessi. Analizziamo qui l’uso dei modelli nel processo di progettazione di Alberto Campo Baeza, l’importanza che hanno in esso e, anche, la possibile influenza che esercitano sul suo stesso lavoro. È necessario aggiungere che i modelli vengono utilizzati nel suo studio per gli scopi più diversi. Qui viene presentata un’analisi dettagliata delle tipologie di modelli utilizzati da Campo Baeza e dei vari scopi comunicativi, espressivi, concettuali, di contestualizzazione, come veicolo per il processo creativo, verifica di effetti di luce, o come strumento eloquente da manipolare, ottenendo una sintesi e una anticipazione di vari aspetti dell’architettura. Nel corso di questa ricerca viene proposta una tassonomia delle tipologie e degli usi dei modelli dell’architetto spagnolo, entrando nel merito delle loro capacità come strumenti di progetto.

Riferimenti bibliografici

Aires Mateus, M. (2006). Hablar de dibujos es hablar de proyectos. In Debates, XI. Congreso Internacional de Expresión Gráfica Arquitectónica, pp. 141-153. Sevilla: Universidad de Sevilla.

Allen, S., Agrest, D. (2003). Practice: Architecture, Technique and Representation. London: Routledge.

Bernal López-Sanvicente, A. (2018). La maqueta axonométrica de Peter Eisenman: ¿Experiencia manierista o estrategia de representación?. In EGA, 23 (33), pp.142-153.

Campo Baeza, A. (1996a). Esencialidad. Más con menos (Manifiesto). In La idea construida. La arquitectura a la luz de las palabras, pp. 37-44. Madrid: Colegio Oficial de Arquitectos de Madrid.

Campo Baeza, A. (1996b). Arquitectura sine luce nulla arquitectura est. In La idea construida. La arquitectura a la luz de las palabras, pp. 51-62. Madrid: Colegio Oficial de Arquitectos de Madrid.

Campo Baeza, A. (2013). Un’idea nel palmo di una mano. In Domus 972, pp. 10, 11.

Carazo Lefort, E., (2011). Maqueta o modelo digital. La pervivencia de un sistema. In EGA, 17, pp. 30-34.

Carazo Lefort, E. (2018). La maqueta como realidad y como representación. In EGA, 23 (34) pp.158-171.

Carazo Lefort, E., Galván Desvaux, N. (2014). Aprendiendo con maquetas. Pequeñas maquetas para el análisis de arquitectura. In EGA, 19 (24), pp. 62-71.

Consalez, L., Bertazzoni, L. (1998). Modelli e prospettive. Milano: Hoepli editore.

Eisenman Architects. <https://eisenmanarchitects.com/House-II-1970> (consultato il 9 giugno 2024).

Eisenman, P. (1980). House El Even-Odd. In B. J. Archer (Ed.). Houses for Sale: Architects, Emilio Ambasz, Peter Eisenman, Vittorio Gregotti, pp. 17-30. New York: Rizzoli.

Franco Taboada, J. A. (2017). La búsqueda de la tridimensionalidad en la práctica profesional. In A. Di Luggo, P. Giordano, R. Florio, L. M. Pap, A. Rossi, O. Zerlenga, S. Barba, M. Campi, A. Cirafici (a cura di). Territories and frontiers of representation. Proceedings of the 39nd International Conference of Represetation Disciplines Teachers. Napoli, 14-16 september 2017, pp. 1551-1558. Roma: Gangemi.

Gercke etl al. (1986). Antike Bauten: Korkmodelle von Antonio Chichi 1777-1782. Kassel: Staatliche Museen Kassel.

Guilfoyle, U., Pollack, S. (2006). Sketches of Frank Gehry. USA: Ultan Guilfoyle.

Holl, S. (1989). Anchoring. New York: Princeton Architectural Press.

Llopis Verdú, J. (2013). Lavorare con le mani: il modello plastico e l’architettura digitale. In Disegnare, idee, immagine, 47, pp. 72-78.

Marcos, C.L., Allepuz Pedreño, A. (2018). El bisturí en la línea. Razón, precisión y mesura en el dibujo y el pensamiento arquitectónicos de Alberto Campo Baeza. Alicante: Publicaciones de la Universidad de Alicante.

Pallasmaa, J. (2012). La mano que piensa. Sabiduría existencial y corporal en la arquitectura. Barcellona: Gustavo Gili.

Scolari, M. (1988). L’idea di modello. In Eidos, 2, pp. 16-39.

Vragnaz, G. (1987). Prefazione. In Rassegna, (Maquette), n. 32, p. 5.

##submission.downloads##

Pubblicato

2024-06-30

Come citare

[1]
C. Marcos, A. Martínez-Medina, e V. Bagnolo, «Modelli per pensare all’architettura di Alberto Campo Baeza», diségno, n. 14, pagg. 271–284, giu. 2024.

Fascicolo

Sezione

Modelli di strutture, strutture di modelli