Volte a lunette nell’opera di Guarini. Modelli digitali fra Architettura Civile e Modo di misurare le fabriche
DOI:
https://doi.org/10.26375/disegno.4.2019.10Parole chiave:
analisi grafica, modellazione digitale, lunette, volte lunettate, trattatistica, GuariniAbstract
Nella sistematizzazione guariniana dei sistemi voltati, fondata sul ragionamento geometrico, assumono un ruolo primario le volte a lunette generate mediante il taglio di volte principali di differente conformazione geometrica e l’inserimento di unghie. Tale operazione consente di aumentare l’illuminazione naturale degli ambienti e di garantire ariosità e movimento ad atri e sale nei palazzi barocchi. Nell’Architettura Civile (postuma 1737) e nel Modo di misurare le fabriche (1674), egli illustra, rispettivamente, la genesi geometrica e la misura delle volte. Nel primo trattato, le volte a lunette emergono come tipologia feconda di variazioni formali e applicazioni negli edifici civili, nel secondo le superfici delle volte sono ridotte alle matrici geometriche delle singole componenti e presentano alcune novità rispetto all’Architettura Civile assumendo direttrici semi-ellittiche ad arco di circonferenza e di ellisse. Nel presente lavoro si esaminano e approfondiscono le importanti relazioni, nello sviluppo del tema, fra i due trattati guariniani, la cui complementarità emerge nel continuo riferimento al binomio Geometria-Architettura. L’analisi grafica e la modellazione digitale delle superfici consentono non solo il riconoscimento delle primitive geometriche sottese alla costituzione dei sistemi voltati e la verifica delle regole di misurazione che Guarini in gran parte ascrive a sé, ma anche il confronto con le architetture realizzate nel periodo del secondo ampliamento di Torino.
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