Ibridazione digitale e comunicazione del processo progettuale: il caso delle GIF animate

Daniele Villa

doi:10.26375/disegno.13.2023.10

Autori

Daniele Villa Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano

DOI:

https://doi.org/10.26375/disegno.13.2023.10

Parole chiave:

GIF animata, rappresentazione dinamica, assonometria, ibridazione, zootropio

Abstract

La codificazione visuale della rappresentazione architettonica degli anni ’20 del XXI secolo, nella sua conclamata globalizzazione, si sta arricchendo di una serie di ibridazioni analogico-digitali che ampliano di molto lo spettro delle possibilità espressive della prima era del digitale: alla maturazione degli strumenti quantitativi (dal BIM al GIS a tutte le loro possibili derivazioni) si affiancano molteplici nuovi contenitori visuali qualitativi, figli di una digitalizzazione capace di ridare spazio ai modi e alle tradizioni del disegno manuale, nelle sue più diverse declinazioni. Fra queste il presente lavoro intende approfondire il ruolo crescente giocato dalle GIF animate, brevi animazioni digitali ricorsive, nella comunicazione del progetto architettonico. Presenti da anni nel panorama delle immagini digitali condivise sul web le GIF animate sono diventate un vero e proprio strumento professionale, conciso e potente, capace di veicolare uno storytelling visivo molto più vicino di quanto si creda alle forme consolidate del disegno di architettura. Questo tipo di animazioni giocano sulla possibilità di condensare un processo (progettuale e conoscitivo) in pochi secondi, facendo leva sulla forza comunicativa dei codici consolidati della rappresentazione architettonica, potenziati dalla dimensione ciclico-temporale.
Piccoli, ma acuminati strumenti della rappresentazione che meritano una attenta valutazione a partire dalla loro icastica essenzialità figurativa.

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