Architettura e paesaggio d’alta quota: il rilievo per la conservazione delle opere militari del Passo dello Stelvio

Autori

  • Alessio Cardaci Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate, Università degli Studi di Bergamo
  • Pietro Azzola Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate, Università degli Studi di Bergamo
  • Antonella Versaci Facoltà di Ingegneria e Architettura, Università degli Studi di Enna “Kore”

DOI:

https://doi.org/10.26375/disegno.12.2023.20

Parole chiave:

Grande guerra, rilievo 3D, disegno, documentazione, valorizzazione

Abstract

Le montagne del Giogo dello Stelvio sono uno scrigno di tesori che documentano e narrano della Grande guerra. Un insieme di vestigia nascoste per oltre un secolo tra i ghiacci di vette alte più di 3000 metri e disvelate oggi a seguito del progressivo aumento delle temperature. Un sistema complesso di piccole fortificazioni, trincee, postazioni d’artiglieria e gallerie per il ricovero di soldati e mezzi che è testimonianza dei violenti scontri combattuti tra i gruppi montuosi dell’Ortles-Cevedale, del Tonale e dell’Adamello. Un sistema integrato in cui l’architettura militare si fonde con il paesaggio, mimetizzandosi con i materiali e i colori del contesto ambientale di alta quota, e la roccia si trasforma in costruito per accogliere spazi e funzioni necessari alla sopravvivenza degli uomini. Una storia poco raccontata ma utile a far conoscere un differente punto di vista del conflitto da diffondere e comunicare anche con gli strumenti della Scienza del Disegno. Il compito del rilevatore è dunque quello di restituire, grazie alla rappresentazione grafica, la misura del territorio e la raffigurazione del paesaggio. Il saggio presenta gli esiti di uno studio storico-architettonico e paesistico che ha incluso la ricostruzione virtuale della fortificazione del valico: dall’acquisizione condotta con sistemi del tipo Aeromobile a Pilotaggio Remoto (APR) alla restituzione tramite la modellazione 3D. Un luogo particolare che l’indagine diretta e l’occhio elettronico dei sensori, che dall’alto del cielo possono leggere la particolarità celata tra le alte vette, hanno permesso di percepire e documentare al fine di conservarne la materia e la memoria.

Riferimenti bibliografici

Achille, C. et al. (2015). UAV-Based Photogrammetry and Integrated Technologies for Architectural Applications-Methodological Strategies for the After-Quake Survey of Vertical Structures in Mantua (Italy). In Sensors, 15(7), pp. 15520-15539.

Barco, L. (2021). Le posizioni altissime nel gruppo dell’Ortler 1915-1917: cenni sulle occupazioni e sulle sistemazioni di alta montagna. Brescia. Temù: Museo della Guerra Bianca in Adamello.

Bellini, S., Pizzarotti, E. M., Pedemonte, S. (2020). Le gallerie militari italiane nella Prima Guerra Mondiale. <http://www.societaitalianagallerie.it/public/files/Articolo%20Bellini%2C%20Pizzarotti%20e%20Pedemonte_italiano.pdf> (accessed February 3, 2023).

Belotti, W. (2009). I sistemi difensivi e le grandi opere fortificate in Lombardia tra l’Età Moderna e la Grande Guerra: le batterie corazzate, vol. 1. Temù: Museo della Guerra Bianca.

Bregani, A. (2017). La montagna in chiaroscuro: saggio sul fotografare tra cime e sentieri. Portogruaro: Ediciclo.

Corpo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano (1927). L’esercito italiano nella grande guerra (1915-1918). Roma: Provveditorato generale dello Stato.

Ferrario, P. (2016). La Grande Guerra delle teleferiche. In Avvenire.it, 12 luglio 2016. <https://www.avvenire.it/agora/pagine/teleferiche> (accessed April 28, 2023).

Fettarappa Sandri, C. (2012). La Guerra sotto le Stelle: episodi di Guerra Alpina (Stelvio, Ortles, Cevedale, San Matteo). Milano: Mursia.

Fiorillo, F., Limongiello, M., Bolognesi, C. (2021). Integrazione dei dati acquisiti con sistemi image-based e range-based per una rappresentazione 3D efficiente. In M. Arena, et al. (a cura di). Connettere. Un disegno per annodare e tessere. Linguaggi Distanze Tecnologie. Atti del 42° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione/Connecting. Drawing for weaving relationship. Languages Distances Technologies. Proceedings of the 42th International Conference of Representation Disciplines Teachers. Reggio Calabria e Messina, 17-19 settembre 2020, pp. 2319-2336. Milano: FrancoAngeli.

Luhmann, T. et al. (2019). Combination of Terrestrial Laserscanning, Uav and Close-Range Photogrammetry for 3D Reconstruction of Complex Churches in Georgia. In ISPRS - International Archives of the Photogrammetry and Remote Sensing, n. XLII-2/W11, pp. 753-761.

Marotta, A., De Bernardi, M. L., Bailo, M. (2008). La conoscenza di architettura, città e paesaggio: il “Progetto Logico di Rilievo” in una sperimentazione metodologica. In DISEGNARECON, 1(2), pp. 1-13.

Morosini, S. (2022). Following in the footsteps of history’: sixteen multimedia itineraries through the First World War Sites in the Stelvio National Park and Adamello Park (Italy). In D. Svensson, K. Saltzman, S. Sörlin (eds.). Pathways: exploring the routes of a movement heritage, pp. 114-128. Winwick: White Horse Press.

Papetti, S. (2019). Le ragioni di un forte: il Dossaccio di Oga. (accessed January 11, 2023).

Pesci, A. et al. (2022). Studio di possibili effetti sistematici nelle nuvole di punti SfM da APR: confronti con TLS, distorsioni e metodi di mitigazione. In Quaderni di Geofisica dell’INGV, 177(126), pp. 7-21.

Re, C. (2016). Fotografare in montagna: tecniche, consigli, segreti. Torino: Edizioni del Capricorno.

Robbiati, P., Viazzi, L. (2016). Guerra bianca: Ortles, Cevedale, Adamello (1915-1916). Milano: Mursia.

Rossi, M. (2004). Dal rilievo del territorio al disegno del paesaggio. In M. A. Pignataro (a cura di). La rappresentazione strumento per l’analisi e il controllo del paesaggio. Atti del Convegno. Lecco, 17 giugno 2022, pp. 147- 155. Roma: Aracne.

Sigurtà, D. (2017). Montagne di guerra, strade in pace: la Prima Guerra Mondiale dal Garda all’Adamello (tecnologie e infrastrutturazioni belliche). Milano: FrancoAngeli.

Thompson, M. (2014). La guerra bianca: vita e morte sul fronte italiano 1915-1919. Milano: Il Saggiatore.

Trotti, A. (2011). I sistemi difensivi e le grandi opere fortificate in Lombardia tra l’età moderna e la Grande Guerra: le grandi opere in caverna della Frontiera Nord, vol. 2. Temù: Museo della Guerra Bianca.

Trotti, A., Milani, M. (2021). La valorizzazione delle fortezze moderne dell’arco alpino. Temù: Museo della Guerra Bianca.

Viazzi, L. (2012). La guerra alpina sul fronte Ortler-Cevedale, 1915-1918. Milano: Mursia.

Von Lempruch, A., Von Ompteda, G. (2009). Ortles, la guerra tra i ghiacci e le stelle. Bassano del Grappa: Itinera Progetti Editore.

Zaffonato, A. (2017). In queste montagne altissime della patria: le Alpi nelle testimonianze dei combattenti del primo conflitto mondiale. Milano: FrancoAngeli.

##submission.downloads##

Pubblicato

2023-06-30

Come citare

[1]
A. Cardaci, P. Azzola, e A. Versaci, «Architettura e paesaggio d’alta quota: il rilievo per la conservazione delle opere militari del Passo dello Stelvio», diségno, n. 12, pagg. 195–208, giu. 2023.

Fascicolo

Sezione

Raffigurazione di paesaggi dall'alto