Dall’occhio degli Dei all’occhio di Google? Riflessioni sull’influenza della fotografia aerea nel progetto architettonico
DOI:
https://doi.org/10.26375/disegno.12.2023.13Parole chiave:
fotografia aerea, architettura contemporanea, Google Maps, droniAbstract
La rappresentazione e la comunicazione dell’architettura contemporanea stanno attraversando un momento di cambio di paradigma in cui la presenza e l’uso della fotografia stanno diventando sempre più prominenti sia quando si tratti di immagini dell’edificio reale, sia quando l’immagine sia sinteticamente generata da un modello tridimensionale. Già durante il primo movimento moderno si pensava agli edifici visti dall’alto, a volo di biplano, ed ancora prima la prospettiva a volo d’uccello mostrava come in alcune occasioni lo sforzo compositivo venisse concentrato su una parte dell’edificio che non avrebbe mai potuto essere vista direttamente, ma solo percepita attraverso la sua rappresentazione. Ai giorni nostri la fotografia aerea prende sempre maggiore importanza sia nella comunicazione che nella ideazione del progetto architettonico grazie all’esistenza di applicazioni satellitari, che mediano la nostra percezione di essa al punto che è possibile sostenere che la copertura si sia trasformata nella quinta facciata dell’edificio e che questa sia, a volte, quella più importante. In questo contributo presentiamo una riflessione sull’importanza che, nella narrativa fotografica dell’architettura, ha acquisito il punto di vista dall’alto. Proponendo un’analisi delle diverse circostanze che l’hanno propiziata come: la fruizione digitale dell’architettura, l’uso massiccio di sistemi che privilegiano la visione aerea della città e infine l’ampliamento delle possibilità di fotografia aerea tramite droni e altri dispositivi.
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