Esibire per connettere. Il disegno delle mostre (Object Notes #1)

Autori

  • Edoardo Ferrari Dipartimento di Culture del progetto, Università Iuav di Venezia

DOI:

https://doi.org/10.26375/disegno.11.2022.23

Parole chiave:

mostre, curatela, display, graphic design, progetto

Abstract

Il contributo intende mettere a fuoco all’interno della storia delle mostre alcune esperienze fondamentali per descrivere la relazione tra progettazione grafica e pratica espositiva. Attraverso una selezione di casi che hanno evidenziato qualità, disparità e attributi caratterizzanti del sistema delle mostre tramite il disegno, il paper si propone di leggere il progetto come scenario di un’attività di produzione. La lettura di alcune mostre interne agli anni ottanta e novanta diventano oggi occasione per riflettere sul sistema relazionale intrinseco alle pratiche del display. A partire dalla lettura e analisi degli oggetti editoriali prodotti in occasione delle esposizioni il contributo tenta di mostrare una relazione tra l’operato del curatore, il progetto grafico realizzato, le figure professionali coinvolte e il risultato ottenuto.
I casi individuati trovano nella pratica curatoriale di Germano Celant un’attenzione alle qualità grafiche delle attività espositive da lui immaginate. Questa pratica permette di sottolineare all’interno del paper il tema del progetto delle mostre come strumento di connessione. E, allo stesso tempo enfatizza le discipline coinvolte nelle esposizioni collettive per raccontare il dispositivo-mostra e le qualità di produzione dei sistemi immaginati.

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Pubblicato

2022-12-31

Come citare

[1]
E. Ferrari, «Esibire per connettere. Il disegno delle mostre (Object Notes #1)», diségno, n. 11, pagg. 223–232, dic. 2022.

Fascicolo

Sezione

Linguaggi e Dispositivi