Appunti per una morfologia dei caratteri tipografici

Autori

  • Luciano Perondi Dipartimento di Culture del progetto, Università Iuav di Venezia
  • Roberto Arista Typotheque

DOI:

https://doi.org/10.26375/disegno.11.2022.19

Parole chiave:

typeface design, tipografia parametrica, classificazione dei caratteri

Abstract

Disegnare un carattere tipografico implica la ricerca di una coerenza visiva tra una serie di figure con strutture differenti. Tale coerenza è effetto di differenti fattori interdipendenti che possono essere descritti e misurati. Lo scopo della presente analisi è quello di fornire una descrizione dettagliata di alcune delle principali variabili indipendenti del disegno di un carattere tipografico e delle loro interazioni.
Si presenterà quindi uno studio delle relazioni di forma tra le lettere di un carattere tipografico, si individueranno alcune delle principali variabili progettuali, se ne darà una descrizione e si useranno queste nozioni come strumento progettuale e didattico. Questo approccio trae ispirazione dal lavoro di Donald Knuth e pone quindi le sue radici nel disegno digitale dei caratteri e può condurre a un approccio parametrico al disegno. Isolare le variabili indipendenti consente di controllare le scelte progettuali e potenzialmente di verificarne sperimentalmente gli effetti. Una descrizione dettagliata consente inoltre di controllare dettagliatamente le interpolazioni tra forme, pratica ampiamente diffusa già dagli anni ’90 per disegnare varianti intermedie dei caratteri tipografici, attraverso lo studio di funzioni. Nell’articolo verranno considerati gli aspetti di studio della forma in relazione al carattere inteso come sagome, anche se descritte da outline; di conseguenza si prenderà in considerazione l’impatto dell’interazione percettiva tra bianco e nero sulle variabili progettuali di base.
Dal punto di vista didattico, elaborare e verificare gli effetti di una variabile e controllare un’interpolazione, oltre a fornire conoscenze specifiche per l’ambito della tipografia, si può collocare tra gli esercizi di configurazione nell’ambito del basic design.Tale metodo è stato
usato all’interno di diversi percorsi didattici di introduzione al design in varie università e corsi di livello universitario italiani.

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Pubblicato

2022-12-31

Come citare

[1]
L. Perondi e R. Arista, «Appunti per una morfologia dei caratteri tipografici», diségno, n. 11, pagg. 177–188, dic. 2022.

Fascicolo

Sezione

Linguaggi e Dispositivi