Il terzo concorso per il Palazzo di Giustizia di Ernesto Basile. Analisi, ricostruzione congetturale e fotoinserimenti

Autori

  • Fabrizio Avella Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Palermo

DOI:

https://doi.org/10.26375/disegno.10.2022.16

Parole chiave:

Ernesto Basile, disegni di archivio, ricostruzione congetturale, rendering, fotoinserimento

Abstract

Il concorso per il Palazzo di Giustizia di Roma si svolge in quattro fasi che si sviluppano tra il 1884 e il 1887. Il progetto del terzo concorso (1886-1887), redatto da Ernesto Basile (Palermo 1857-1932), rivela una grande maturità progettuale che trasforma il complesso programma funzionale in un rigoroso edificio in stile neorinascimentale. La giuria riconosce la qualità del progetto e lo seleziona per la fase finale ad inviti (1887) insieme a quello di Guglielmo Calderini, che risulterà vincitore.
I disegni originari dell’opera non realizzata sono conservati presso la Dotazione Basile del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo: tra essi vi sono schizzi, disegni preparatori e disegni del progetto definitivi,  prevalentemente a matita e china su carta e cartoncino, con, in alcuni casi, velature monocrome ad acquerello.
Lo studio applica una metodologia consolidata: analisi dei disegni originari, rilievo, vettorializzazione piana, analisi grafica di funzioni e partiti compositivi, interpretazione di incongruenze grafiche, modellazione tridimensionale, rendering e fotoinserimenti.
Grazie ad una campagna fotografica in situ è stato possibile eseguire alcuni fotoinserimenti, elaborati rispettando sia la congruenza della vista prospettica delle foto, sia le condizioni di luce.
I fotoinserimenti consentono un confronto visivo tra l’opera realizzata e quella non realizzata ed alle relazioni instaurate con il contesto urbano.

Riferimenti bibliografici

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Pubblicato

2022-06-30

Come citare

[1]
F. Avella, «Il terzo concorso per il Palazzo di Giustizia di Ernesto Basile. Analisi, ricostruzione congetturale e fotoinserimenti», diségno, n. 10, pagg. 161–172, giu. 2022.

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