L’Album dei fari italiani: tra conoscenza e digitalizzazione
DOI:
https://doi.org/10.26375/disegno.10.2022.10Parole chiave:
Album dei fari, Unità d’Italia, digitalizzazione, valorizzazione, fruizioneAbstract
È ormai noto come la produzione digitale abbia quasi del tutto soppiantato le tradizionali pratiche del disegno nel processo architettonico. Se da un lato l’uso della rappresentazione digitale ha interrotto la produzione grafica tradizionale, dall’altro essa rende possibile una sempre più efficace e immersiva disseminazione e divulgazione di progetti architettonici antichi non sufficientemente conosciuti, se non inediti o, ancora, immaginati. In questo senso, il presente contributo vuole indagare e sviluppare la digitalizzazione di uno dei più importanti progetti in ambito costiero posto in essere da parte del Ministero dei Lavori Pubblici e concretizzato mediante la redazione dell’Album dei fari illustrato dalle notizie intorno ai loro caratteri e posizione, al fine di rendere fruibili tutti quei progetti in tutto o in parte realizzati per la crescita delle nostre coste. Il progetto proposto nel 1873, all’indomani dell’Unità d’Italia, prevede la progettazione e la realizzazione di quattrocentosessantadue segnalamenti marittimi per gli ottomila chilometri di costa italiana. La digitalizzazione dell’Album dei fari, ovvero un caposaldo per la storia della costruzione di queste architetture costiere, si configura dunque come l’azione fondamentale per intraprendere un percorso di conoscenza e comparazione di tipo digitale delle strutture costiere passate e presenti, secondo i dettami dell’interdisciplinarietà [Albisinni, De Carlo 2011].
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