“di varii instrumenti per misurare con la vista”. Note sul rilevamento architettonico e urbano nel Rinascimento

Autori

  • Stefano Brusaporci Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale, Università degli Studi dell’Aquila

DOI:

https://doi.org/10.26375/disegno.7.2020.08

Abstract

 

Sin dall’antichità, le principali culture hanno fatto ricorso a metodi di misura, anche raffinati, per lo studio del territorio e per il tracciamento e la costruzione di importanti opere. Tuttavia è tra il XV e il XVI secolo che si ha la codifica e la diffusione di strumenti e metodi espressamente ideati per il rilevamento di città e territorio. È un periodo di sviluppo culturale e scientifico, nonché di trasformazione dei metodi di trasmissione delle conoscenze, anche grazie alla nascita e alla diffusione di grandi stamperie. In generale la trattatistica viene a coniugare una conoscenza razionale con applicazioni operative e funzionali, unendo interessi teorici, tecnici e pratici. Proprio grazie alla trattatistica, le conoscenze si diffondono al di fuori dei circoli ristretti, tra un più vasto pubblico colto (continua a leggere).

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Pubblicato

2020-12-30

Come citare

[1]
S. Brusaporci, «“di varii instrumenti per misurare con la vista”. Note sul rilevamento architettonico e urbano nel Rinascimento», diségno, n. 7, pagg. 57–68, dic. 2020.

Fascicolo

Sezione

Per strutturare una conoscenza scientifica