Michele Calvano. Disegno digitale esplicito. Rappresentazioni responsive dell’architettura e della città

Autori

  • Graziano Mario Valenti Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell’architettura, “Sapienza” Università di Roma

DOI:

https://doi.org/10.26375/disegno.5.2019.24

Abstract

La grande meraviglia della parola “disegno” risiede nella capacità di comprendere nei suoi significati una vastissima eterogeneità di fenomeni e di attività, appartenenti alla sfera della percezione, della conoscenza, dell’immaginazione e della comunicazione. Significati nobili, capaci di specializzarsi quando la parola è accompagnata da aggettivi che ne specificano il campo applicativo. Con Disegno digitale esplicito, Michele Calvano suggerisce ai lettori di focalizzare l’attenzione su una particolare qualità del disegno, prevalente nell’accezione digitale, consistente nella “esplicitazione” della genesi geometrico-formale: la comunicazione sintetica e concettuale del processo realizzativo del disegno. Questa “narrazione” di processo avviene per mezzo degli strumenti di modellazione digitale indiretta, quali sono gli ausili alla modellazione forniti dal Visual Programming Language. Questi offrono da un lato la libertà creativa ed espressiva caratteristica dei linguaggi di programmazione, e dall’altro la capacità organizzativa e comunicativa dei diagrammi di flusso. (continua a leggere)

Pubblicato

2019-12-03

Come citare

[1]
G. M. Valenti, «Michele Calvano. Disegno digitale esplicito. Rappresentazioni responsive dell’architettura e della città», diségno, vol. 1, n. 5, pagg. 227–229, dic. 2019.