Paesaggio e territorio della Lucania tra il XVII e il XIX secolo attraverso i disegni d’archivio

Autori

  • Giuseppe Damone Scool of Engineering, University of Basilicata

DOI:

https://doi.org/10.26375/disegno.5.2019.17

Parole chiave:

disegno del territorio, paesaggio, cabrei, mappe

Abstract

Ragioni militari, controversie in materie di confini, indicazioni sull’uso del suolo, perizie per danni a seguito di disastri naturali hanno portato, nel corso degli ultimi secoli, alla produzione di un considerevole materiale grafico d’archivio, il cui studio consente di comprendere la geografia insediativa di un’area, cogliere le peculiarità architettoniche di edifici e ricostruirne le trasformazioni, ma anche rintracciare sul territorio segni di realtà urbane oggi scomparse, ancor prima degli studi archeologici tradizionali.
Non meno importante è lo studio grafico di queste testimonianze iconografiche per capire le regole della rappresentazione note ai tecnici del tempo.
Partendo dalla disamina dei faldoni d’archivio, tra le diverse carte sono stati rintracciati numerosi documenti grafici che hanno consentito di ricostruire la geografia insediativa lucana tra il XVII e il XIX secolo. Una riflessione fondamentale è stata riservata allo studio grafico di queste mappe che ha evidenziato le conoscenze degli agrimensori del tempo in materia di costruzione dello spazio
rappresentato, e come queste siano state ‘adattate’ alle esigenze di comunicazione richieste dalle diverse committenze.

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Pubblicato

2019-12-03

Come citare

[1]
G. Damone, «Paesaggio e territorio della Lucania tra il XVII e il XIX secolo attraverso i disegni d’archivio», diségno, vol. 1, n. 5, pagg. 169–180, dic. 2019.