Quattro frammenti sul disegno

Autori

  • Adolfo Natalini

DOI:

https://doi.org/10.26375/disegno.1.2017.2

Abstract

 

Ho cominciato a disegnare con regolarità, come fosse un compito che mi ero assegnato, nel 1954, usando piccoli blocchi da disegno Fabriano con la copertina celeste. Ma disegnavo anche su carte di ogni tipo, con preferenza per carte già usate (usavo il retro di fogli da disegno trovati a scuola, vecchi moduli, carta da pacchi) [1]. Disegnavo la mia mano, ritratti di compagni di scuola, paesaggi, autoritratti. Nel 1958 avevo imparato a disegnare molto bene e non sono stato più capace di fare disegni come quelli che facevo allora su carte grigie da pacchi. Ho cominciato a dipingere, poi ho cominciato l’Università e alla Facoltà di Architettura mi hanno insegnato un altro tipo di disegno, esatto e regolare di cui non sono mai stato capace. Ho imparato a tenere in ordine i disegni e le idee, come i libri di una biblioteca [...]

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Pubblicato

2017-09-05

Come citare

[1]
A. Natalini, «Quattro frammenti sul disegno», diségno, n. 1, pagg. 009–015, set. 2017.

Fascicolo

Sezione

Copertina