Procedura di Information Modeling per rappresentare un territorio colpito dal sisma

Autori

  • Tommaso Empler Department of History, Representation and Restoration in Architecture – Sapienza University of Rome, tommaso.empler@uniroma1.it

DOI:

https://doi.org/10.26375/disegno.2.2018.16

Parole chiave:

BIM, ARIM, modellazione 3D, sisma, VPL

Abstract

La procedura ARIM (Assessment Reconstruction Information Modeling) può essere vista come evoluzione e integrazione dei sistemi
BIM finora utilizzati per monitorare e documentare le trasformazioni del territorio quali l’HBIM, il GeoBIM, il LIM e il SeismicBIM,
rappresentandone al contempo una naturale evoluzione per la gestione della prevenzione e della ricostruzione collegata alle calamità
naturali.
Viene descritta l’applicazione della procedura al caso studio di un aggregato edilizio di Grisciano, frazione del Comune di Accumoli,
descrivendo le fasi che costituiscono la parte del progetto/ricostruzione della procedura BIM: formazione del quadro conoscitivo, a
sua volta distinto in “conoscenza diretta” e “conoscenza differita”; elaborazione dei dati rilevati; framework della procedura ARIM,
che prevede una sotto-articolazione in acquisizione dei dati e loro sintesi; infine, costruzione del modello 3D sintetico e informato.

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Pubblicato

2018-06-30

Come citare

[1]
T. Empler, «Procedura di Information Modeling per rappresentare un territorio colpito dal sisma», diségno, vol. 1, n. 2, pagg. pp. 147–156, giu. 2018.

Fascicolo

Sezione

Territori e frontiere della rappresentazione nella evoluzione delle professioni

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