call for papers diségno n. 15 - La rappresentazione dentro e fuori il paesaggio

2024-04-24

La rappresentazione dentro e fuori il paesaggio

 a cura di Maria Grazia Cianci, Balmori Associates, Darío Álvarez Álvarez

 

«L’occhio vede il mondo, ciò che manca al mondo per essere quadro, e ciò che manca al quadro per essere sé stesso, vede sulla tavolozza il colore che il quadro attende, vede, una volta compiuto, il quadro che risponde a tutte queste mancanze, e vede infine i quadri degli altri, altre risposte ed altre mancanze. Non si può fare un inventario limitativo del visibile, così come non si possono catalogare gli usi possibili di una lingua, o anche solo il suo vocabolario e le sue costruzioni. Strumento che si muove da sé, mezzo che s’inventa i suoi fini, l’occhio è ciò che è stato toccato da un certo impatto con il mondo, e lo restituisce al visibile mediante i segni tracciati dalla mano». (M. Merleau-Ponty, L’Oeil et l’Esprit, Paris 1964).

La rappresentazione del paesaggio è un argomento non facile data la natura polisemica del concetto di paesaggio, i cui confini risultano essere dilatati; tuttavia, nell’epoca in cui stiamo vivendo è necessario affrontare le questioni che questa materia può toccare, indagarne le competenze e le pratiche, approfondire la conoscenza del panorama contemporaneo, ampliandone anche i confini e i contesti disciplinari.
La rappresentazione del paesaggio si può avvalere sia dei contributi più documentari e descrittivi, sia di quelli più esplicitamente espressivi e comunicativi, affrontando il tema dal punto di vista del “bene” in quanto “valorizzazione” e sia dal punto di vista dell’“immagine” in quanto “comunicazione”.
Porsi il problema dell’esistenza dei metodi in grado di esplicitare i molti elementi che compongono il paesaggio può aprire interessanti e profonde considerazioni su studi, esperienze, strumenti i quali siano all’altezza di riprodurre gli elementi strutturanti ma anche quelli variabili di ogni tipo di paesaggio.
Le descrizioni di un paesaggio, la precisazione del processo indispensabile per la conoscenza e per la conservazione di dati, l’interpretazione dei significati sulle trasformazioni del paesaggio sono una testimonianza indispensabile per la conoscenza di un luogo.
Analogamente, le rappresentazioni contemporanee per il progetto di paesaggio e i disegni immaginari frutto del processo inventivo sono testimonianza del valore grafico espressivo in cui la rappresentazione si muove in un dato periodo storico-sociale.

Il numero 15 della rivista diségno si rivolge agli studiosi di tali argomenti, invitando a riflettere sul rapporto tra rappresentazione e paesaggio, tra descrizione e interpretazione, tra “l’essere dentro” e “l’essere fuori” il paesaggio. Si chiede quindi conto di ricerche storiche, studi teorici, esperienze tecniche e metodologiche, sperimentazioni applicative, riferimenti contemporanei a casi significativi che riguardano il paesaggio e la sua rappresentazione, declinando la call in quattro possibili focus.

 

Focus 1 La rappresentazione del paesaggio in relazione al patrimonio storico culturale
Focus 2 La rappresentazione del paesaggio attraverso operazioni procedurali che mettano in luce le strumentazioni e le metodologie
Focus 3 La rappresentazione del paesaggio attraverso disegni immaginari e visioni utopiche
Focus 4 La rappresentazione del paesaggio nel progetto contemporaneo

 

 

Consegna abstract: 15 maggio 2024
Comunicazione accettazione: 7 giugno 2024
Full paper: 31 luglio 2024
Comunicazione accettazione definitiva: 15 settembre 2024
Consegna contributo esteso in lingua madre e inglese: 15 ottobre 2024