Visionari della contemporaneità. Realismo immaginario e potenza evocatrice dell’Environment Concept Art

Autori

  • Barbara Ansaldi Department of Architecture, University of Naples “Federico II”

DOI:

https://doi.org/10.26375/disegno.9.2021.5

Parole chiave:

concept art, realismo immaginario, world-building, industria dell’intrattenimento, estetica visionaria

Abstract

Immaginare e costruire nuovi ‘mondi’ è da sempre uno dei desideri più profondi dell’uomo. L’insaziabile fame del genio creatore caratterizza, ieri come oggi, l’attività poietica di certi artisti ed architetti. Essi guardano al mondo in maniera immaginifica per dar vita a inediti brani di realtà (o di irrealtà): così, ragione e immaginazione interagiscono liberamente nella mente artistica, scomponendo e ricomponendo frammenti di architetture e paesaggi – urbani e naturali – in nuove visioni. La storia dell’arte è costellata di esempi di artisti visionari che hanno dedicato gran parte della loro produzione alla rappresentazione visionaria di luoghi, dalle scenografie barocche dei Galli da Bibiena, passando per Piranesi e i maestri del capriccio, fino ad arrivare alle futuristiche visioni di Sant’Elia e
Chernikhov. Oggi ritroviamo analoghe sperimentazioni nel lavoro degli environment concept artist attivi nell’industria dell’intrattenimento, i quali costruiscono figurazioni di universi immaginari dotate di forte potenza comunicativa e suggestiva, in cui coesistono realtà e immaginazione. Questi ‘visionari della contemporaneità’ guardano oltre il visibile, attingendo a memoria e fantasia, restituendo immagini di luoghi d’invenzione tanto coerenti e realistici da apparire possibili agli occhi dello spettatore.

Riferimenti bibliografici

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Pubblicato

2021-12-31

Come citare

[1]
B. Ansaldi, «Visionari della contemporaneità. Realismo immaginario e potenza evocatrice dell’Environment Concept Art», diségno, n. 9, pagg. 25–36, dic. 2021.

Fascicolo

Sezione

Visioni Urbane